Le notizie sono di questi giorni, e sono una faccia della medaglia.
- Nvidia, il colosso dei chip americano, ha rivisto di nuovo al rialzo le stime sui ricavi del primo trimestre che per lui si chiude in luglio. Il boom della domanda legato all'intelligenza artificiale ha spinto Nvidia a stimare 11 miliardi di dollari di ricavi, ben oltre i 7,2 miliardi attesi dagli analisti. Dopo questo annuncio, Il titolo è schizzato di oltre il 20% e ai massimi di sempre.
- Le azioni del produttore di chip Marvell Technology Group Ltd vanno alle stelle con +24% in scia alla previsione di un raddoppio delle entrate derivanti dall’intelligenza artificiale.
L’altra faccia della medaglia, anch’essa positiva, risiede nel fatto che proprio l’intelligenza artificiale sta cambiando radicalmente anche il modo in cui le persone interagiscono con il denaro.
Basato su numeri, dati, transazioni e informazioni in genere, infatti il settore economico finanziario, già profondamente trasformato dall’avvento di internet e delle nuove tecnologie di comunicazione, sta diventando sempre di più uno degli ambiti più interessanti nel quale applicare algoritmi e tecniche di apprendimento automatico delle macchine.
Sono già moltissime le società del settore che hanno capito le potenzialità tecnologiche e si sono mosse per creare team e ricercare profili professionali di “data science”, da affiancare ai classici Gestori di portafogli.
Ed è proprio da questa unione di forze che nasce La parola “Fintech” - finanza e tecnologia, che indica il settore che comprende tutte le aziende che offrono servizi finanziari tramite l’utilizzo di tecnologie avanzate.
Questo può includere un’ampia gamma di applicazioni, come il mobile banking, le piattaforme di pagamento online e anche la consulenza sugli investimenti basata sull’intelligenza artificiale, in modo che tutti possano trarne un vantaggio: non solo le istituzioni finanziarie, che ottimizzano i loro costi ed i loro processi, ma anche i clienti delle banche e gli investitori, destinatari di servizi più efficienti, accessibili e facili da usare.
Inoltre Il Fintech dimostra una forte propensione all’adozione delle più recenti tecnologie di intelligenza artificiale applicate al trading quantitativo e alla Blockchain, dei quali parleremo in seguito, al rilevamento delle frodi, e alla gestione del credito erogato.
Nei prestiti ai privati e alle imprese, i “punteggi di credito” (in gergo “credit scoring”) basati sull’intelligenza artificiale sono ormai pane di tutti i giorni perché “misurano” quanto un cliente sia in grado di pagare o sia affidabile nel rimborsare i debiti. Le decisioni elaborate dall’intelligenza artificiale riducono il rischio di errori e si basano su molti dati, come il reddito totale, la storia creditizia, le analisi delle transazioni, l’esperienza lavorativa, ecc.
Fra i vantaggi, la possibilità di vagliare una grande quantità di informazioni basate su diversi fattori oggettivi in tempo reale, che ad esempio, per gli acquisti on line o presso le catene commerciali, consente potenzialmente a un maggior numero di persone con reddito di accedere ai finanziamenti con pochi passaggi.
L’intelligenza artificiale si rivela utilissima anche per scoprire eventuali illeciti informatici, il “Banking Fraud”. I dati vengono analizzati utilizzando strumenti di analisi per rilevare transazioni sospette che potrebbero indicare una frode. Questi casi vengono poi trasmessi al personale umano per essere esaminati, con un notevole risparmio di tempo ed indubbi benefici. Anche la nostra CONSOB a partire dal 2024, intende utilizzare l’intelligenza artificiale per alcuni aspetti dei processi di vigilanza, in particolare per l’esame al campionamento dei dati.
Bots (con la esse)
Il servizio clienti e la gestione delle relazioni sono un’altra area critica in cui le tecnologie di intelligenza artificiale forniscono un valore tangibile.
Con gli“Automated customer service” le aziende del settore Fintech possono utilizzare le “chatbot” (chat robotizzate) per rispondere rapidamente alle domande dei clienti e migliorare la loro esperienza complessiva. Queste consentono di personalizzare il servizio clienti e di fornire consulenza specialistica a costi contenuti. Inoltre, le chatbot possono essere disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza mai prendere giorni di riposo. Gli assistenti virtuali possono anche aiutare il cliente a navigare tra le offerte delle banche, migliorare i dati degli utenti e fornire prodotti personalizzati in base alle esigenze manifestate durante questa interazione virtuale.
Per quanto riguarda la Blockchain, già sappiamo quanto questa tecnologia sia destinata ad avere un impatto sul settore finanziario a livello globale. Essa, nella sua architettura, è pronta a consentire un’elaborazione più rapida e conveniente delle transazioni finanziarie. Il suo contributo principale è la semplificazione dell’integrazione dei flussi fisici e finanziari e la centralità di questo modello futuro di scambi, se ce ne fosse bisogno, è anche certificata da parte della Comunità Europea nell’ambito del “Digital Europe Programme” con uno stanziamento di 7,5 miliardi di euro nel periodo 2021-2027.
È quindi molto importante che le istituzioni finanziarie e gli esperti comprendano il ruolo delle tecnologie dirompenti, al fine di trarre vantaggio da questa rivoluzione finanziaria.
Chiudiamo questo blog con un accenno al fenomeno del momento, il robot trading.
Come dice la parola, si tratta di un sistema di investimento automatico.
Un trading bot, conosciuto anche come software di trading algoritmico, è un sistema informatico capace d’identificare i segnali di trading e tradurli in investimenti e operazioni.
A volte possono essere veri e propri programmi, creati da sviluppatori, che si occupano di analizzare grafici per individuare potenziali investimenti e, in alcuni casi, operare.
Questa tipologia d’investimento prevede l’utilizzo di particolari software, algoritmi e codici e permette di automatizzare le operazioni di compravendita di valute, azioni o altri asset. Insomma: con i trading bot i trader vengono sostituiti da programmi che inseriscono autonomamente gli ordini.
Secondo uno studio JPMorgan del 2020, oltre il 60% delle operazioni superiori a $ 10 milioni sono state eseguite utilizzando algoritmi. Inoltre, il mercato del trading algoritmico dovrebbe crescere di 4 miliardi di dollari entro il 2024, portando il volume totale a 19 miliardi di dollari.
Vantaggi e svantaggi
Fra i pregi, tutto ruota attorno alla possibilità di delegare molto dell’impegno a un software.
In primo luogo c’è la capacità dei robot trading di individuare velocemente molte opportunità. Infatti, una volta impostati i parametri, sarà lo stesso sistema a cercare e individuare le alternative d’investimento presenti sui vari mercati mondiali.
Altro aspetto da non sottovalutare è l’azzeramento delle emozioni. Il robot trading è un software, e come tale non è influenzato dall’emotività: quindi riesce a fare calcoli freddi e slegati da reazioni quali paura, istinto o azzardo.
Fra gli svantaggi non va sottovalutato il fatto che possano verificarsi dei problemi tecnici. Infatti per quanto i software siano all’avanguardia, si possono bloccare, la connessione a internet può saltare o si possono fare degli errori. Perciò anche se si tratta di macchine programmate c’è sempre la possibilità di sbagliare, quindi meglio procedere con attenzione.
Se poi è vero che con i trading bot non è necessario controllare continuamente il trading, è altrettanto vero che bisogna monitorare periodicamente il software per cui, anche se abbiamo a che fare con delle macchine, bisogna sempre considerare una percentuale di errore.
Anche gli algoritmi possono sbagliare, perché i mercati seguono un andamento tutt’altro che logico e perfettamente tracciabile.
Le truffe ed i sistemi poco trasparenti sono infine altri due fattori che non vanno sottovalutati.
In conclusione non esistono software capaci di assicurare guadagni in ogni situazione di mercato.
Per essere ancora più chiari, questo metodo non è per investitori con bassa tolleranza al rischio e anche i titoli quotati che ne rappresentano il sottostante settore sono soggetti a una più alta volatilità.
Come ogni novità, è probabile che il fintech oggi sia ancora un po' un giro sulle montagne russe e questo fino a quando non arriverà alla maturazione. Tuttavia, per gli investitori a lungo termine e con una tolleranza al rischio maggiore, anche questo settore potrebbe essere un ottimo mezzo per capitalizzare uno dei trend di crescita più interessanti nel mondo degli affari,
La soluzione, quando si parla di macchine, sta sempre nel mezzo: anche in finanza non si può pensare di affidare tutto all’intelligenza artificiale, che deve essere considerata come un supporto all’attività dell’uomo, utile a migliorare e perfezionare l’attività dello stesso e a ridurre al minimo la percentuale di errore.
Sullo sfondo resterà, lo speriamo, tutti i giorni, quell’altro tipo di intelligenza, quella del vostro Consulente Finanziario, che ci piace definire “artigianale”, forse con più errori, ma tutti frutto di impegno e passione costante.