L’anno 2024 si chiude con tanti segni più, anche se differenziati fra le varie borse mondiali, e tutto ciò nonostante un panorama finanziario eterogeneo, caratterizzato da sviluppi macroeconomici complessi.Gli investitori si preparano ora ad affrontare il 2025, dove servirà individuare i temi principali e le regioni economiche più promettenti sulle quali investire ma prima di concentrarci sulle previsioni per l’anno a venire, analizziamo le performance dei principali mercati globali che, occorre sottolineare, per alcuni indici hanno anche visto toccare, verso metà dicembre, i massimi di sempre.
Borsa di New York (S&P 500 e Nasdaq)
E’ stato un anno elettorale, e, come statisticamente quasi sempre avvenuto anche in passato, le elezioni hanno portato un extra beneficio.L'S&P 500 ha registrato un incremento medio del 25% nel 2024, grazie alla resilienza dei settori tecnologico e sanitario. Il Nasdaq, trainato dai colossi della tecnologia, ha sovraperformato ed è arrivato al 30%, sostenuto da una forte domanda per l'intelligenza artificiale (IA) e l'automazione. Tuttavia, l'incertezza normativa ha limitato ulteriori rialzi.
Europa (Euro Stoxx 50 e FTSE 100)
Le borse europee hanno avuto una crescita più moderata. L'Euro Stoxx 50, sintesi delle principali piazze del vecchio continente, ha segnato un +7%, grazie soprattutto ai settori industriali e dei beni di lusso, che hanno potuto sfruttare la debolezza dell’euro.Nonostante le difficoltà economiche delle principali economie europee, il graduale ritocco dei tassi al ribasso operato dalla BCE, con l’inflazione finalmente sotto controllo, ha comunque contribuito a mantenere tonici i mercati di casa nostra.Un po' peggio, oltre manica, Il FTSE 100 di Londra che ha chiuso con un +5%, penalizzato dal notevole rallentamento della crescita economica nel Regno Unito.
Asia (Nikkei 225 e Shanghai Composite)
Il Nikkei 225 in Giappone ha proseguito l’ottimo andamento del 2023, ed è salito ancora del 18%, beneficiando della politica monetaria espansiva e di un miglioramento delle esportazioni. Anche la Cina, nonostante le difficoltà del settore immobiliare e un calo della domanda interna, si è difesa molto bene: lo Shanghai Composite Index ha chiuso in rialzo del 16%. Per il Dragone quindi, i ripetuti stimoli del Governo Centrale e le riforme messe in atto forse stanno avendo gli esiti sperati. Ma molto meglio la dirimpettaia Hong Kong, più 20%...
Mercati Emergenti
I mercati emergenti, rappresentati dall'MSCI Emerging Markets Index, hanno avuto un aumento medio del 9%, anche questo in linea con quello del 2023. La regina è stata Taiwan, più 30%, mentre è risultata un po' sottotono quest’anno l’India, “solo” più 9%,Male invece, fra le pochissime borse negative, il Brasile, meno 10%, e in generale tutto il Sud America.
Un focus sulla Borsa Italiana
La Borsa Italiana ha avuto un anno positivo, con l'indice FTSE MIB che ha registrato un incremento superiore al 10%.A trainarla hanno contribuito il settore bancario e quello assicurativo, con le azioni di Intesa Sanpaolo e di Generali che hanno chiuso rispettivamente a +42% e +40%.Tra i titoli che hanno un po' deluso segnaliamo Enel (+1%), nonostante sia stata sostenuta dal suo business sulla transizione energetica, e, molto peggio, STMicroelectronics (- 40%).
Mercato Obbligazionario e Tassi di Interesse
Il 2024 è stato un anno di grande attenzione anche per il mercato obbligazionario, influenzato dall'evoluzione dei tassi di interesse e dalle politiche monetarie delle principali banche centrali.Negli stati Uniti la Federal Reserve ha mantenuto un approccio più prudente: solo nella seconda metà del 2024 i segnali di un potenziale rallentamento economico hanno spinto la Fed a interrompere i rialzi, con ulteriori prospettive di un paio di possibili tagli nel 2025, se l'inflazione continuerà a scendere verso l'obiettivo del 2%.In Europa la Banca Centrale Europea ha proseguito con una politica monetaria restrittiva per gran parte del 2024, portando il tasso di deposito al 4%. Tuttavia, il rallentamento della crescita economica nell'Eurozona ha avuto come effetto la decisione di operare, nei mesi scorsi, quattro tagli consecutivi dello 0,25%.
Performance del Mercato Obbligazionario
Le conseguenze di questi tagli si sono subito viste: i titoli di Stato meno “rischiosi”, americani ed europei, hanno chiuso tutti fra il + 2,5 ed il 3,5%, e quelli italiani hanno registrato una performance media di + 7%. Ancora meglio si sono comportate le obbligazioni societarie internazionali, con un ottimo + 10% di media.
Prospettive per il 2025
Politiche monetarie, tendenze tecnologiche legate alla transizione energetica e dinamiche geopolitiche saranno le variabili più rilevanti.Sappiamo di non sapere, soprattutto in finanza, ma, ancora di più, il 2025 si prospetta un anno davvero difficile da prevedere.Nonostante questo, ce lo impone la professione, vogliamo pronosticare, nero su bianco, alcune tendenze di fondo che continueranno a sostenere gli indici azionari, ma anche mettere in guardia da facili ottimismi, ora che molti indici hanno toccato nuovi massimi.Di certo la tecnologia, in generale, continuerà a guidare i mercati, con l'IA che si afferma come un settore chiave. Le applicazioni di intelligenza artificiale nella fintech, nella sanità e nella logistica offrono opportunità significative. È probabile che anche le aziende specializzate in semiconduttori e soluzioni cloud continueranno a beneficiare di una domanda crescente.La transizione energetica rimane una priorità globale supportata da investimenti pubblici e privati. Tecnologie come l'idrogeno verde e lo stoccaggio energetico stanno attirando interesse crescente.Sempre grazie all’intelligenza artificiale e alla genomica, anche il settore sanitario promette una crescita sostenuta. Nel campo dei consumi, l’invecchiamento della popolazione nei mercati sviluppati e la crescente domanda di cure nei mercati emergenti rappresentano due fattori chiave.
Buone prospettive per la Borsa Italiana
Per la Borsa di casa nostra alcune certezze: il settore energetico continuerà a essere centrale, con Enel, Eni e altri leader impegnati nella transizione verde; anche il settore bancario resterà sugli scudi, in vista di un ulteriore consolidamento, favorendo l'ottimizzazione dei costi e la crescita degli utili. Infine, il crescente interesse per le infrastrutture e le riforme economiche in cantiere potrebbero attirare investitori stranieri, rendendo l'Italia una destinazione finalmente interessante per i grandi investitori stranieri.
Le turbolenze ed i conflitti
Nel 2025 l'incertezza politica ed il protrarsi del le tensioni internazionali, tra cui una nuova guerra dei dazi, potrebbero giocare un ruolo determinante nell'orientare le dinamiche di mercato.Dal punto di vista politico, l'elezione di Trump, è quasi sicuro, porterà con sé un ritorno del protezionismo e aumenti delle tariffe doganali su una serie di prodotti importati, specialmente dalla Cina e dall'Europa. Questo potrebbe creare una serie di disagi e innescare una nuova fase di incertezze per le imprese globali: a farne le spese saranno i loro bilanci e, di conseguenza, le quotazioni in borsa.Un possibile rallentamento economico globale, combinato con il ritorno a politiche monetarie più restrittive per contrastare l'inflazione, potrebbe creare una fase di stagnazione o bassa crescita, spingendo gli investitori verso asset più sicuri, come i titoli di stato, e anche questo con conseguente pressione sulle borse.
Il consiglio finale: le “tre C”
La prima “C” è quella di “cautela”. Lo abbiamo detto sopra, molti indici nel 2024 hanno toccato i loro massimi e difficilmente li supereranno nel breve periodo.La seconda si declina, come sempre, in “consulenza”: il 2024 ha visto aumentare ancora, per l’ennesimo anno, i Clienti che hanno deciso di essere seguiti per i propri risparmi, piccoli o grandi che fossero, da un Consulente Finanziario Certificato ed iscritto all’Albo, per cui anche nel futuro la tendenza alla dannosa abitudine del “fai da te” è destinata a scendere.La terza “C” la conosciamo tutti…ma questo tipo di fortuna, soprattutto in finanza, non arriva mai per caso. Pianificazione finanziaria, diversificazione e obiettivi di investimento ben delineati sono i fattori che aiuteranno ad attenuare, se ce ne sarà bisogno, la volatilità dei mercati e la nostra emotività nelle fasi più delicate.Per cui addentriamoci nel 2025 dei mercati con realismo, competenza e serenità, ed i risultati e le opportunità continueranno ad arrivare.
Buon anno a tutti, e buoni investimenti!